Presentazione

L’Istituto Comprensivo “Galluppi-Collodi-Bevacqua” è collocato nella periferia Sud della città e comprende 3 plessi variamente dislocati, Galluppi, Collodi, Botteghelle, mentre le classi della Scuola Secondaria Bevacqua sono attualmente ospitate in parte nel plesso Galluppi e in parte nel plesso Collodi. Attualmente il numero degli iscritti è di circa 650 alunni distribuiti nelle 21 classi di Scuola Primaria (10 nel plesso Galluppi e 11 nel plesso Collodi), nelle 8 sezioni di Scuola dell’Infanzia (5 nel plesso Botteghelle e 3 al Collodi) e nelle 9 classi di Scuola Secondaria di primo grado Bevacqua, in cui funziona un corso ad indirizzo musicale. Il plesso Galluppi ospita inoltre l’ufficio del Dirigente Scolastico, del DSGA e gli uffici amministrativi.
Il Comprensivo serve un bacino d’utenza esteso tra i quartieri “Sbarre” e “Gebbione”, zone densamente popolate, con un tessuto urbano disomogeneo: edifici vecchi sorgono accanto a case popolari di più recente costruzione (anni ‘70/’80) e a moderne abitazioni residenziali. L’eterogeneità urbanistica si rispecchia nel contesto economico e socioculturale: circa la metà delle famiglie è monoreddito da lavoro dipendente, esiguo il numero di professionisti e di lavoratori autonomi, il resto svolge lavori occasionali o è disoccupato o in cerca di prima occupazione. Dai dati di contesto rilevati per le prove INVALSI, emerge un livello di istruzione medio-basso, pochi possiedono titoli universitari, la maggioranza ha il diploma di maturità, la licenza media e qualifiche professionali.
Nel territorio si registra la presenza di famiglie Rom; sono stanziali, anagraficamente italiane e vivono in case popolari; anche tra queste il livello di scolarità è medio basso.
Recentemente si è avuto un incremento dell’affluenza di alunni stranieri, comunitari e molti extracomunitari, i cui genitori hanno occupazioni modeste o svolgono lavori saltuari; sono integrati nel tessuto sociale, ma possiedono un bagaglio culturale fortemente carenziale dal punto di vista linguistico, con una conoscenza dell’Italiano appena rudimentale. Ne deriva che spesso gli alunni di origine straniera di prima generazione incontrano difficoltà di apprendimento della lingua e, di conseguenza, nello studio specifico delle discipline; questa è la fascia che ha più difficoltà a raggiungere il successo scolastico.
L’eterogeneità di provenienza degli iscritti offre alla scuola stessa l’opportunità di ampliare il suo sguardo sulle culture e sui saperi appartenenti a popolazioni diverse, alla luce di un mondo ormai globalizzato e in costante evoluzione; la scuola così lavora su molteplici linguaggi verbali, non verbali e simbolici.

Il rapporto con le famiglie è positivo: i genitori, salvo alcune eccezioni trascurabili, generalmente partecipano con senso di responsabilità e collaborazione alla vita scolastica.
Nel territorio operano servizi sociali ed associazioni parrocchiali, culturali e sportive a cui partecipa una buona parte di alunni, ma la Scuola resta il principale nucleo di socializzazione e di diffusione del Sapere in quanto rappresenta il fulcro da cui scaturiscono le dinamiche che coinvolgono tutte le variabili interagenti tra loro: alunni-docenti-enti territoriali-famiglie, e valorizza le eventuali differenze producendo nel contempo ricchezza di esperienze, idee e scambio di conoscenze.
In tal senso sono stati stipulati accordi e protocolli con le associazioni del territorio per l’arricchimento dell’OF e la collaborazione per progetti specifici, fornendo risorse professionali,
strumenti e materiali; inoltre, l’Istituto è attivamente impegnato nel porre in essere le innovazioni connesse alle Nuove Indicazioni Nazionali e Nuovi Scenari e a partecipare con assiduità alle iniziative proposte dai Programmi Operativi Nazionali (FSE e FESR) e regionali, al fine di moltiplicare le opportunità di formazione e di istruzione da offrire all’utenza.